UTU Global: la rivoluzione del Fintech grazie ad un modello di business completamente Cloud | Impresoft 4ward

Case study

UTU Global: la rivoluzione del Fintech grazie ad un modello di business completamente Cloud | Impresoft 4ward

Il progetto

UTU Global: la rivoluzione del Fintech grazie ad un modello di business completamente Cloud | Impresoft 4ward

UTU Global: la rivoluzione del Fintech grazie ad un modello di business completamente Cloud     

Con un’architettura PaaS e IaaS sicura e globalmente distribuita, la società Fintech singaporiana ha introdotto un modello di business esclusivo per offrire al cliente un reward per ogni pagamento elettronico

È stato detto che la vera chiave della scoperta e dell’innovazione è vedere ciò che tutti vedono, ma avere la capacità di andare oltre e pensare ciò che gli altri non pensano. La società singaporiana UTU Global aveva una grande ambizione: rivoluzionare il mercato dei servizi di tax refunding (il recupero dell’IVA sugli acquisti effettuati all’estero dai turisti), rigido e ormai consolidato, attraverso un modello di business dirompente basato sul global rewarding (l’accumulo di punti per ogni transazione effettuata indipendentemente dal brand e dal canale utilizzato).

Nella visione lungimirante dell’azienda, il sogno era insomma diventare la nuova Uber del settore Fintech: esattamente come la multinazionale americana aveva stravolto il mondo dei trasporti trasformando ogni automobile in un taxi oppure come Airbnb era riuscita a tramutare qualsiasi casa in un hotel, UTU intendeva convertire qualunque pagamento elettronico in una ricompensa per l’acquirente sottoforma di punti spendibili presso i marchi aderenti.

L’obiettivo è stato raggiunto in tempi da record, poco più di un anno per l’implementazione dell’intera infrastruttura tecnologica sottostante al servizio grazie al cloud di Azure e alla partnership con Impresoft 4ward, specialista italiano a supporto delle iniziative di trasformazione digitale.

 

La sfida: portare innovazione nel tax-free shopping

«Il processo per il rimborso dell’Iva - racconta Christian Parmigiani, Chief Executive Officer di Impresoft 4ward - è piuttosto complesso, perché coinvolge diversi stakeholder dalle dogane ai commercianti fino agli apparati governativi. Risulta pertanto ingessato dalle normative burocratiche e amministrative, quindi presenta un modello di business consolidato, poco flessibile e difficile da innovare. Tuttavia, Asad Jumabhoy, co-fondatore e Ceo di UTU, già pioniere dei servizi digitali per il tax-free shopping, ha pensato di introdurre una nuova logica unica e disruptive, che partendo da un’applicazione Finance si estende a una dimensione Retail che mette al centro il cliente».

La mission di UTU infatti è creare un unico sistema di loyalty per il turista agnostico rispetto al brand, che permette di effettuare acquisti tax-free con qualsiasi carta di credito in tutta libertà, indipendentemente dal negozio (fisico oppure online), dal commerciante e dal marchio, accumulando punti e ottenendo un cash-back o altri premi fedeltà (ad esempio, i frequent flyer programs) su ogni spesa.

«UTU - prosegue Parmigiani - riunisce in una singola piattaforma tutti i servizi che gli altri player offrono in versione stand-alone, con una visione user-centric e la volontà di essere un’azienda completamente digitale, senza infrastrutture, proprio come Uber e Airbnb. Ecco perché la scelta di costruire un ambiente full cloud e flessibile, basato sulle componenti PaaS e Iaas di Azure con tutte le funzionalità avanzate di machine learning e cognitive services».

 

Un cloud flessibile per nuovi servizi digitali

La nuvola di Microsoft infatti va a risolvere alcuni requisiti fondamentali per la realizzazione del progetto: innanzitutto, la certificazione di conformità allo standard PCI / DSS, indispensabile per la gestione dei pagamenti elettronici al fine di tutelare la sicurezza delle transazioni e dei dati associati alle carte di credito; l’omnicanalità resa possibile da Azure, che include i totem all’interno dei negozi fisici, le mobile app, le integrazioni B2B e i sistemi di front-end; la possibilità di servire svariate region a livello globale grazie alla distribuzione capillare dei data center.

«Azure - sottolinea Parmigiani - è una piattaforma aperta ad elevata flessibilità, che offre infrastrutture sparse in tutto il mondo e una sincronizzazione immediata dei dati. L’utente si collega al data center più vicino ottenendo un servizio ancora più veloce e performante, senza i ritardi dovuti alla latenza. Il ricorso alle soluzioni Platform-as-a-Service permette di accelerare i tempi di delivery, poiché la creazione dei servizi avviene a partire da elementi di base prevalidati e già disponibili. L’agilità del cloud infine permette di gestire i picchi di domanda stagionali che caratterizzano il settore turistico (per gli acquisti sia nei punti vendita fisici sia sui portali di ecommerce), con la possibilità di dispiegare rapidamente potenza computazionale aggiuntiva qualora si rendesse necessaria».

 

Una coprogettazione in totale sinergia

Parmigiani evidenzia la stretta collaborazione tra Impresoft 4ward e UTU, con i team di progettazione che hanno lavorato costantemente in sinergia, dalla scelta tecnologica alla fase di ricerca e sviluppo per lo studio dei servizi, prima dell’implementazione e del rilascio.

«Conosco Impresoft 4ward da 15 anni - dichiara Stefano Bassi, Global Chief Technology Officer di UTU - per via di passati progetti realizzati insieme, tutti molto sfidanti e complessi. Nel corso del tempo la società ha affinato le competenze sia nello sviluppo applicativo sia nella gestione delle infrastrutture e dei sistemi di produzione, sviluppando un modello di software factory molto interessante. Credo che attualmente sia tra le punte di diamante dell’IT a livello europeo e probabilmente globale. Oggi stiamo collaborando non solo sulla piattaforma tecnologica alla base dei nostri servizi core, ma anche su nuovi progetti fortemente orientati ai Big Data e all’intelligenza artificiale».

 

Nuove applicazioni orientate all’artificial intelligence

Il business model sviluppato da UTU permette di ottenere visibilità sul comportamento di spesa degli utenti e di ricavare informazioni utili per aumentare la qualità del servizio, grazie a tecniche di data analytics e machine learning.

«Conoscendo le abitudini, i luoghi, la frequenza di acquisto dei clienti - aggiunge Parmigiani - diventa possibile migliorare e personalizzare l’esperienza del consumatore nel percorso di loyalty. Inoltre, l’intelligenza artificiale trova impiego nelle applicazioni di fraud detection: esaminando l’andamento delle transazioni e le modalità di acquisto si possono identificare eventuali anomalie e scostamenti, quindi segnalare e prevenire potenziali truffe».

Il modello di business implementato si rivela così ancora più efficace, permettendo di distribuire vantaggi con un approccio win-win-win: UTU ottiene margini di guadagno sui servizi erogati; i clienti dispongono di una piattaforma agnostica rispetto al canale di acquisto e al brand per gestire i reward in totale libertà; i commercianti aumentano l’engagment dei clienti attraverso l’offerta di servizi innovativi e ricavano insights utili sulle abitudini del consumatore.

Molti altri progetti nati dalla collaborazione tra le due aziende singaporiana e italiana sono attualmente in fase di sviluppo, ma visto l’elevato grado di innovazione e l’alto tasso di concorrenza nel settore Fintech (come dice Parmigiani «UTU è un precursore») sono coperti da non-disclosure agreement.

«Tra le caratteristiche più importanti di Impresoft 4ward - conclude Bassi - insieme alla professionalità, mi ha sempre affascinato il loro atteggiamento di ricerca e curiosità verso l’innovazione, convincendomi che sono il partner ideale per le sfide più ambiziose».

  • Company Name: UTU Global
  • Settore: Fintech
  • Dimensioni: +100
  • Ambito: Cloud/Artificial Intelligence
  • Soluzioni: Custom App