Case study

Fondazione Opera San Camillo, l’Hybrid Cloud per una migliore condivisione delle informazioni dentro e fuori l’organizzazione | Impresoft 4ward

Fondazione Opera San Camillo, l’Hybrid Cloud per una migliore condivisione delle informazioni dentro e fuori l’organizzazione | Impresoft 4ward

Il progetto

Fondazione Opera San Camillo, l’Hybrid Cloud per una migliore condivisione delle informazioni dentro e fuori l’organizzazione | Impresoft 4ward

Fondazione Opera San Camillo, l’Hybrid Cloud per una migliore condivisione delle informazioni dentro e fuori l’organizzazione

In collaborazione con Impresoft 4ward, l’ente dei Religiosi Camilliani ha centralizzato e ottimizzato le infrastrutture per migliorare la gestione di applicazioni e dati

Per gestire le informazioni con efficacia e migliorare il servizio verso gli utenti è necessario partire dall’ottimizzazione delle infrastrutture. La Fondazione Opera San Camillo si è affidata a Impresoft 4ward per la migrazione del datacenter verso un’infrastruttura di Hybrid Cloud, fornita in modalità IaaS (Infrastructure-as-a-Service), per amministrare dati e applicazioni da un unico punto, servendo tutte le sedi dislocate della fondazione, e per meglio condividere le informazioni sanitarie e amministrative all’interno dell’organizzazione, con i cittadini e con le Istituzioni.

Davide Trombini, Responsabile ICT della Fondazione, racconta i dettagli del progetto, che è soltanto il primo step di un percorso ben più ambizioso verso la data governance.

 

 

 

Centralizzare la gestione dell’ICT

«La Fondazione Opera San Camillo - racconta Trombini - è un ente creato nel 2009 per gestire in modo univoco e coordinato le strutture sanitarie dei Religiosi Camilliani, quindi case di cura, poliambulatori, centri di riabilitazione e così via. Attualmente esistono dieci strutture distribuite nel Nord Italia, e più precisamente in Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Trentino-Alto Adige. Sebbene la Fondazione sia relativamente giovane, l’Ordine Religioso dei Camilliani è stato istituito oltre cinquecento anni fa e nel corso dei secoli ha dato vita a numerose opere. L’obiettivo dell’ente era quindi centralizzare l’amministrazione di tutti i servizi, inclusi i Sistemi Informativi, per ovvie ragioni economiche e di efficienza».

L’esigenza della Fondazione era quella di centralizzare la gestione dei sistemi informativi e gestionali all’interno di un’unica infrastruttura ottimizzata, in grado di coprire tutte le sedi.

Il progetto ha previsto l’implementazione di un servizio IaaS ospitato nei Datacenter Impresoft 4ward di Trento e di Bolzano con storage locale replicato in modalità sincrona tra i due datacenter e servizi di Backup e Disaster Recovery, monitorati e testati periodicamente dal team di 4wardPRO. Oltre al private cloud, l’infrastruttura si appoggia al cloud pubblico di Microsoft Azure per attività di test e sviluppo.

«Partivamo da un datacenter locale - spiega Trombini - con hardware di nostra proprietà e siamo arrivati a implementare una soluzione IaaS, che ci ha permesso di delegare le responsabilità sull’hardware e sul backup. Possiamo quindi occuparci esclusivamente di ciò che conta di più, del nostro core business».

 

I vantaggi dell’Infrastructure-as-a-Service

Come dichiara Trombini, il progetto realizzato con Impresoft 4ward ha contribuito a semplificare la gestione infrastrutturale, riducendone tempi e costi. «Invece di essere replicate in ciascuna sede - afferma il Responsabile ICT - le soluzioni vengono gestite centralmente da un unico punto e ciò ci permette anche di rispondere ai cambiamenti con maggiore velocità ed efficacia. Siamo liberi di concentrarci solo sulle attività core senza perdere tempo per reti, server, sistemi operativi e così via».

La maggiore efficienza si traduce quindi in un vantaggio per il paziente e per il medico. La centralizzazione e razionalizzazione dei sistemi permettono infatti di migliorare la gestione e il flusso dei dati, mettendo a disposizione servizi a valore come, ad esempio, la possibilità di consultare rapidamente referti e cartelle cliniche.

Trombini sottolinea un altro aspetto importante: la soluzione IaaS fornita da Impresoft 4ward ha permesso di supportare le nuove esigenze organizzative dettate dall’emergenza pandemica. «Quando le persone sono state costrette a lavorare da casa - racconta - era già tutto pronto. I dipendenti hanno continuato semplicemente a utilizzare da remoto le stesse soluzioni e gli stessi strumenti che avevano in sede».

 

L’importanza del partner e i progetti futuri

Il Responsabile ICT riconosce un punto fondamentale nel decretare il successo del progetto: il ruolo giocato da un partner esperto e affidabile.

«Il rapporto con Impresoft 4ward - prosegue Trombini - è sempre stato ottimo. Le persone del team sono tecnicamente competenti, disponibili e organizzate. Prevediamo di avere Impresoft 4ward ancora al nostro fianco, per supportarci nelle prossime iniziative. Intendiamo infatti proseguire nel percorso intrapreso: partendo dalla razionalizzazione delle infrastrutture e passando per l’ottimizzazione degli applicativi, l’obiettivo ultimo infatti è raggiungere la massima efficacia nella gestione del dato. Impresoft 4ward ci sta aiutando nel concretizzare la nostra roadmap, consentendoci di costruire delle basi solide per implementare i nostri progetti presenti e futuri».

 

Microsoft e l’opportunità del cloud

Un altro aspetto importante della collaborazione è la partnership tra Impresoft 4ward e Microsoft, tra le prime società a garantire agevolazioni per le aziende del settore no-profit.

«Da statuto - chiarisce Trombini - siamo un ente no-profit e grazie a Impresoft 4ward abbiamo potuto usufruire delle facilitazioni concesse dalla software house. Grazie alla collaborazione, non solo possiamo avere accesso alle soluzioni Office e agli strumenti di videoconferenza, ma abbiamo anche avuto l’opportunità di mettere un piede nel cloud».

Secondo Trombini, la partnership tra Impresoft 4ward e Microsoft è stata fondamentale nel fornire risposte rapide ed efficienti alle richieste dei clienti interni. Un traguardo importante, ad esempio, è stato raggiunto con la creazione dell’identità digitale per le oltre mille utenze della Fondazione, che garantisce l’accesso sicuro agli applicativi aziendali, nonché la gestione semplificata dei privilegi.

«Abbiamo ancora tante cose da fare - conclude Trombini - ma siamo partiti bene e abbiamo intrapreso la strada giusta».

  • Company Name: Fondazione Opera San Camillo
  • Settore:  Healthcare / Non profit
  • Dimensioni: +750  dipendenti
  • Ambito: Cloud
  • Soluzioni: Hybrid Cloud; Datacenter impresoft 4ward; Microsoft Azure