È corretto dire che i managed services sono il futuro dell’IT aziendale? Sì, dal momento che ne sono già il presente.
Stando a una ricerca di Kaseya, infatti, se nel 2019 il mercato dei managed services ha toccato quota 186 milioni di dollari, entro il 2025 raggiungerà i 356,24 miliardi. E vale la pena sottolineare, sempre secondo lo studio, che si tratta di dati ottenuti in un contesto pre-Covid e che la pandemia non ha fatto che accelerare il processo. Quindi, anche volendo ignorare per un momento le motivazioni pratiche per passare ai managed services, è proprio il mercato a suggerire di farlo e anche in fretta.
Managed Services: cosa sono e quali sono i 4 vantaggi principali
I managed services, lo ricordiamo, sono un modello di gestione nel quale una parte dei servizi IT aziendali sono dati in gestione ad una realtà esterna.
I vantaggi principali di questo approccio sono evidenti: costi, efficienza, supporto e disponibilità.
1. Risparmio sui costi
Il tema dei costi è ovviamente uno di quelli più rilevanti e si riferisce alla differenza che corre tra dover allocare il budget per una struttura interna e affidarsi, invece, ad un team esterno. Non si tratta solo di costi delle risorse umane, ma anche della loro costante formazione, oltre ai costi di attrezzatura, licenze e della loro gestione. Un provider di managed services offre un pacchetto “tutto incluso”, ad un costo stabilito, e si occupa di ogni aspetto. Questo implica la garanzia che offrirà sempre il miglior supporto e con tutta la professionalità necessaria, per consolidare il rapporto di collaborazione nel lungo periodo.
2. Concentrarsi sul business
Dal punto di vista dell’azienda, va da sé, si hanno solo vantaggi, in primis la possibilità di liberare risorse IT da dedicare ad attività di maggior valore per il business. Si tratta di fattori che fanno pendere l’ago della bilancia inevitabilmente verso i managed services, ma trattandosi di un settore giovane, è sempre mancato un riscontro statistico a questa idea.
Lo studio di Kaseya, dunque, arriva al momento giusto non solo per confermare la tendenza, ma anche per sottolineare che è ancora più solida e vicina di quanto si pensasse. Delle 1.300 realtà legate al mondo MSP, circa il 60% racconta di offrire managed services “generale”, cioè legati a un po’ tutti gli aspetti dell’IT aziendale.
3. Tanta sicurezza in più
Il 17%, invece, afferma di essere legato, in particolare, ai managed services dedicati alla sicurezza (MSSP). È un dato rilevante, correlato al fatto che, sempre stando a Kaseya, il 29% delle aziende che utilizzano i managed services pone in cima alle proprie preoccupazioni i rischi legati proprio alla sicurezza.
C’è, poi, il grande problema di aziende che non sono in grado di soddisfare i requisiti di compliance di vario tipo, tema confermato da oltre il 60% dei provider di managed services inclusi nello studio. Volendo tracciare una classifica delle priorità rilevate nelle aziende, quando si approcciano a questo nuovo modello, dopo i rischi legati alla sicurezza si trovano i servizi di protezione a largo spettro (14%), il supporto alla migrazione verso il cloud pubblico (9%), verso quello privato (6%) e la volontà di aumentare l’efficienza aziendale puntando sull’IT (4%).
4.Managed security services per aziende
Proprio da questo elenco si evince come i managed services, ormai perfettamente integrati nei processi delle attuali infrastrutture IT, hanno una solida vocazione verso le sfide del prossimo futuro. Con particolare riferimento al cloud e a tutte le tematiche annesse, che si parli di gestione di una tecnologia già in uso, di migrazione o di creazione di un’architettura da zero. Il tutto, sempre con un
occhio di riguardo per la sicurezza. Perché il provider di managed services sa, per primo, essendo a sua volta un’azienda, che un cliente che non subisce attacchi e disservizi è un cliente soddisfatto e pronto a rinnovare.