4ward PRO Blog

Sicurezza informatica aziendale: 4 investimenti per la cybersecurity

Scritto da Impresoft 4ward | Jan 16, 2023 11:00:00 PM

La sicurezza informatica aziendale è salita in cima alle priorità di ogni impresa. Questo fenomeno non ha solo origini strategiche: deriva, piuttosto, dalla consapevolezza che ormai nessun tipo di realtà aziendale, di qualsiasi dimensione, può considerarsi al sicuro da attacchi cyber potenzialmente letali.

Sicurezza informatica aziendale, lo scenario

Nel 2021, i cyber attack contro piccole e medie imprese sono aumentati del 49%: durante la pandemia, l’accelerazione impressa al processo di digitalizzazione ha imposto di muoversi con rapidità per garantire la continuità del business e, in alcuni casi, ha costretto le aziende ad abbassare la guardia, mettendo in secondo piano la cybersecurity.

Spesso, è stato difficile adeguarsi in tempi così brevi ai nuovi modelli di organizzazione del lavoro e le aziende hanno finito per esporsi a rischi maggiori. Da qui, le lacune nei controlli e la ridotta visibilità sugli ambienti, aggravate dall’apertura del perimetro aziendale al cloud e ai servizi a distanza. I cybercriminali ne hanno approfittato, sferrando attacchi sempre più numerosi e sofisticati. Per recuperare terreno, occorre ora ribaltare le priorità e aumentare gli investimenti in sicurezza informatica.

Diverse realtà hanno realizzato la necessità di sicurezza informatica in azienda. Secondo il Politecnico di Milano, nel 2021 il 60% delle grandi imprese italiane ha aumentato il budget per la sicurezza informatica aziendale. La spesa appare ugualmente ripartita in servizi professionali, per farsi affiancare nella protezione da esperti del settore, e strumenti di security, per aggiornare l’arsenale in dotazione.

 

Sicurezza informatica aziendale: 4 investimenti secondo gli esperti

Sebbene sia aumentata la consapevolezza dei rischi e della necessità di correre ai ripari, non è sempre facile realizzare una corretta pianificazione degli investimenti in sicurezza aziendale informatica. La maggior parte delle aziende investe ancora in strumenti tradizionali, concentrandosi solo sulla prevenzione e non su soluzioni di rilevamento. 

Le moderne minacce informatiche, tuttavia, sono ormai in grado di bypassare i tradizionali sistemi di autenticazione, penetrando rapidamente all’interno dei sistemi. Occorre un approccio nuovo alla cybersecurity aziendale: il tema non è se avverrà la violazione, ma quando. Con l’evoluzione delle minacce cyber, le organizzazioni hanno bisogno di tecnologie moderne, che illuminino i punti ciechi egarantiscano visibilità su tutto l’infrastruttura aziendale, dal cloud all’on-premises, per rilevare e fermare gli attacchi prima che si tramutino in vere e proprie violazioni. 

Network, endpoint, cloud: i criminali informatici sono pronti ad agire su ogni versante su cui è possibile rilevare un’attività digitale dell’organizzazione. Per ridurre i rischi, è necessario dunque investire in sicurezza informatica aziendale, tenendo d’occhio tre elementi: tecnologie, processi e persone. Ecco, dunque, gli ambiti da considerare per indirizzare al meglio i propri investimenti nella cybersecurity in azienda.

 

1. Soluzioni di prevenzione e rilevamento basate sull’AI

Di fronte a un attacco informatico, la velocità di reazione è fondamentale. Le soluzioni di sicurezza informatica devono, per questo, essere adattative e proattive, capaci di attivarsi automaticamente di fronte alle minacce.

L’Intelligenza Artificiale si conferma un alleato fondamentale della cybersecurity aziendale, sia per identificare nuove minacce, sia per monitorare il comportamento di sistemi e utenti, e rilevare eventuali anomalie. Scegliere un approccio intelligente aiuta a snellire l’attività dei Security Operation Center (SOC) e velocizza le attività di rilevamento di attacchi in corso, garantendo una risposta pronta quasi in tempo reale.

 

2. Identity security

La compromissione degli account è uno dei maggiori rischi a cui sono esposte oggi le imprese. Ogni dispositivo connesso alla rete aziendale e ogni applicazione utilizzata dagli utenti rappresenta una potenziale superficie di attacco.

Si consiglia, perciò, di adottare un approccio Zero Trust, che presuppone l’inesistenza di un perimetro di rete affidabile e impone di autenticare ogni accesso prima di autorizzarlo. Sapere quali utenti stanno accedendo alle risorse e quali applicazioni utilizzano aiuta a proteggere la rete e tutti i dispositivi connessi da accessi non sicuri. 

 

3. Network ed Endpoint security

Proteggere il network aziendale con firewall e altre soluzioni di sicurezza perimetrale si conferma una buona prassi, ormai sempre più diffusa tra le aziende. Le moderne minacce informatiche, come i ransomware e gli altri malware, si sono però dimostrate capaci di aggirare tali difese. Ecco perché gli esperti raccomandano di garantire una protezione adeguata anche a tutti i dispositivi con cui gli utenti si connettono alla rete aziendale.

Per evitare che le vulnerabilità dell’endpoint e comportamenti poco prudenti dei dipendenti mettano a rischio l’intero network, è importante controllare che il sistema operativo sia costantemente aggiornato e adottare soluzioni di Endpoint protection ad hoc, capaci di prevenire attacchi malware, rilevare attività dannose e attivare funzionalità di indagine e recovery anche da remoto.

 

4. Data protection e recovery

Le aziende hanno bisogno di gestire in sicurezza i propri dati, ovunque si trovino. Nel caso in cui un attacco vada a segno o si debba fronteggiare un’interruzione dell’attività, è perciò fondamentale poter contare su un’efficace strategia di recovery per rientrare in possesso dei propri dati e tornare rapidamente all’operatività.

Backup sicuri e piani di ripristino efficaci e periodicamente testati sono indispensabili per proteggere i dati dell’azienda e degli utenti, specie se su cloud: non basta affidarsi al modello di responsabilità condivisa, ma occorre investire in soluzioni complessive, capaci di proteggere i dati su ogni postazione.

 

5.Security awareness

In fatto di sicurezza informatica aziendale, infine, occorre tenere sempre conto dell’errore umano. Per ridurre al minimo la possibilità di compromissione dei dati, non bisogna solo avere applicazioni progettate con un approccio security by design, ma è fondamentale anche educare i dipendenti a un uso corretto dei sistemi.

La consapevolezza di chi si muove all’interno dei sistemi aziendali è la prima vera difesa contro il rischio di incidenti informatici: per questo, investire nella formazione e nella preparazione degli utenti mitiga il rischio di subire attacchi.