La virtualizzazione del data center è la soluzione ideale per tutte le strutture IT che si trovano a dover fronteggiare la necessità di ridurre i costi, aumentando l'agilità. Tramite questo insieme di tecnologie è immediato ridurre la complessità operativa, mantenere la flessibilità nella selezione di piattaforme software e hardware, con l'obiettivo di ottimizzare processi aziendali, risparmiando così tempo e risorse.
Adottando un'architettura Software-Defined-Data-Center (SSDC) è possibile avere una propria roadmap per la virtualizzazione del data center che comprende 4 step: server, rete, archiviazione e sicurezza.
1. La virtualizzazione data center parte dal server
La virtualizzazione server partiziona la componente software da quella hardware, con un hypervisor, e ottimizza le risorse con un conseguente risparmio energetico. Grazie al processo di virtualizzazione delle macchine server, si offre l’opportunità di sfruttare tutte le componenti, tramite pool di risorse utilizzabili da tutti i processi che ne fanno richiesta. In questo caso, applicazioni e sistema operativo sono incapsulati all'interno di un container software isolato.
Su ogni server possono essere eseguite contemporaneamente numerose macchine virtuali così da poter avere a disposizione tutte le potenzialità dell'hardware. Tutto ciò si traduce in una miglior gestione delle risorse IT, con funzioni utili a spostare flussi di lavoro tra macchine virtuali per ridurre il numero di server e i relativi costi.
2. Virtualizzazione della rete
La virtualizzazione della rete è un altro passaggio fondamentale per abilitare la virtualizzazione data center. In particolare, le reti dei data center si trovano a dover far fronte alle problematiche relative al protocollo TCP/IP come: assenza di isolamento a livello di performance, scarsa flessibilità e potenziali problemi a livello di sicurezza.
La virtualizzazione della rete ha lo scopo di ottimizzare la produttività, l'efficienza e la soddisfazione del lavoro dell'amministratore eseguendo automaticamente attività, nascondendo così la vera complessità della rete.
File, immagini, programmi e cartelle sono gestiti centralmente. Supporti di memorizzazione come dischi rigidi e unità nastro possono essere facilmente aggiunti o riassegnati. Lo spazio di archiviazione può essere condiviso o riallocato tra i server.
3. Virtualizzazione storage
Anche la virtualizzazione storage è un passaggio indispensabile. In questo caso, attraverso astrazioni logiche e indipendenti dall'hardware sottostante, è possibile gestire un intero sistema di archiviazione, da una singola console di amministrazione. Il sistema viene reso più flessibile, unendo risorse hardware a un pool virtuale di storage, con la conseguenza di abilitare la scalabilità orizzontale, con cui aggiungere e modificare la capienza in modo totalmente modulare.
Come per la rete, anche la virtualizzazione dello storage >nasconde l'effettiva complessità di un sistema di storage aiutando, pertanto, a eseguire più facilmente, e in meno tempo, tutte le attività relative a backup, archiviazione e ripristino.
4. Virtualizzazione a livello di sicurezza
Ultimo step fondamentale per la roadmap della virtualizzazione del data center è quello che comprende la sicurezza. Se da un lato, con la virtualizzazione del data center vi sono evidenti vantaggi a livello di scalabilità, carichi di lavoro, consolidamento dell'infrastruttura, dall'altro questo nuovo approccio introduce sfide a livello di sicurezza relative alle singole istanze, trasmissione dei dati, archiviazione e altro.
Molte organizzazioni non si rendono conto che l'utilizzo delle soluzioni di sicurezza legacy esistenti può esporle ad attacchi ed eventuale perdita di dati. Con la virtualizzazione della sicurezza è più semplice monitorare carichi di lavoro, applicazioni e accesso a macchine virtuali.
Tutto ciò si traduce nel rendere l'intera infrastruttura logica sicura e protetta, adattandosi alle priorità, sia che si tratti di automatizzare i processi con maggiore qualità e coerenza o colmare problematiche del data center, con la possibilità di gestire le politiche di sicurezza per l'accesso alle reti virtuali e ai carichi di lavoro stessi.
Le principali metodologie di segmentazione e isolamento consentono di attivare risorse di rete specifiche accessibili solo ad applicazioni e utenti specifici, ma anche di operare in modo indipendente sulla stessa rete ad applicazioni e ai carichi di lavoro.
Nella roadmap della virtualizzazione del data center ogni singolo aspetto trattato è fondamentale. Seppur i vari step comprendano tecnologie eterogenee, la loro unione abilita il massimo utilizzo delle risorse hardware già presenti nel data center, così da ottenere un miglioramento a livello di risorse, efficienza operativa e reattività.