Nell’epoca della digital transformation, le aziende sono chiamate ad adeguare o sviluppare le competenze digitali dei propri collaboratori per rimanere al passo con l’innovazione e continuare ad essere competitive sul mercato. Per proporre nuove soluzioni e distinguersi dai competitor, è necessario avere nel proprio team figure professionali preparate e aggiornate, in grado di cogliere le sfide del futuro.
Eppure, secondo il Digital Skills Index di Salesforce, l’86% dei lavoratori italiani sostiene di non avere le competenze digitali che oggi le aziende cercano. In Italia, infatti, secondo il Report, il punteggio per la preparazione digitale non solo è inferiore a quello globale (33), ma è anche piuttosto basso (25). Questa mancata digitalizzazione delle competenze crea una serie di problemi nel mondo lavorativo: le imprese faticano a trovare candidati con profili idonei alle loro esigenze e vedono così rallentare i propri progetti di sviluppo.
Competenze digitali, il ruolo primario delle tech skill
La trasformazione digitale è un fenomeno che sta interessando sempre più aziende pubbliche e private ed è attuabile solo se si possiedono competenze informatiche tali da semplificare l’operatività quotidiana e introdurre servizi ed esperienze innovative.
In questa prospettiva, è fondamentale dotarsi di figure che possiedono determinate tech skill, ovvero capacità e conoscenze legate all’Information and Communication Technology (ICT), in grado di supportare l’organizzazione nel cogliere le opportunità di innovazione digitale.
Competenze digitali, le skill e l’importanza dei dati
Ruolo fondamentale in questo contesto lo assumono i dati: la loro corretta analisi e interpretazione sono gli elementi indispensabili per curare al meglio l’offerta aziendale e proporre servizi in linea con le esigenze del proprio target di riferimento. Il percorso verso la data-driven company è avviato e presuppone un potenziamento delle competenze digitali aziendali.
- Data Literacy
La data literacy, letteralmente “alfabetizzazione dei dati” è probabilmente la skill più importante dell’azienda del futuro. Non a caso, la maggior parte dei progetti di trasformazione verso la data-driven company incontra resistenze causate dall’incapacità delle persone di “gestire” il dato e trasformarlo in valore.
Promuovere una data literacy distribuita in tutta l’azienda è tanto necessario quanto complesso, poiché ogni figura ha differenti esigenze di analisi, manipolazione e interpretazione del dato. Gli strumenti di accesso sono spesso disponibili ma, la maggior parte delle volte, non sussistono competenze adatte per attingere al patrimonio informativo, integrarlo, interpretarlo e, soprattutto, comunicarlo.
- Data Science
Oltre a diffondere l’alfabetizzazione del dato, l’azienda deve dotarsi di professionisti le cui capacità si estendano verso la modellistica matematica, le tecniche di Intelligenza Artificiale (AI) e lo sviluppo di software. Per questo, le figure dei Data Analyst e Data Scientist sono diventate così strategiche e richieste, in quanto veri e propri driver di vantaggio competitivo.
- Cybersecurity
Con la digitalizzazione delle procedure aziendali cresce di pari passo l’importanza del tema della cybersecurity; per questo, è importante proteggere la propria organizzazione adottando le migliori tecnologie di sicurezza disponibili sul mercato.
È quindi chiaro che le aziende strutturate avranno sempre più bisogno di specialisti di sicurezza all’interno dei propri team IT, ma anche di sviluppare dei modelli di collaborazione virtuosa tra team diversi afferenti all’area tecnologica (SecDevOps).
Considerando l’azienda nel suo complesso, è invece fondamentale fornire competenze cyber di base a tutta la workforce attraverso programmi di security awareness. Questi non sono rivolti a formare i professionisti della sicurezza, ma a plasmare comportamenti virtuosi e offrire strumenti concreti per proteggersi dalle minacce.
- Sviluppo software
In un business sempre più basato su piattaforme digitali, le aziende avranno due esigenze: acquisire competenze specialistiche di sviluppo software per metterle a supporto del business e favorire l’acquisizione di competenze di base da parte del maggior numero di dipendenti.
Per favorire il time-to-market, infatti, le aziende si stanno orientando sempre di più verso soluzioni low-code di ottimizzazione dei processi, ovvero tool che puntano sulla semplicità d’uso e che non richiedono particolari competenze di coding. Per i progetti più ambiziosi, l’ipotesi vincente è sempre quella di rivolgersi a partner specializzati.
Digital soft skill, le 3 soft skill imprescindibili
Realizzare appieno la digital transformation richiede anche delle competenze trasversali di tipo relazionale e comportamentale, che permettono alle risorse di impiegare efficacemente i nuovi strumenti digitali: le cosiddette digital soft skill. Ecco le 3 principali da valutare e considerare all’interno di un’organizzazione.
- Con self-empowerment si intende quella capacità che permette a ogni lavoratore di essere consapevole di sé e delle proprie qualità, di essere autonomo e di prefissarsi obiettivi a breve e lungo termine rispetto al proprio lavoro e al proprio percorso di autoapprendimento.
- Il knowledge networking riguarda la capacità di utilizzare sia strumenti che fanno comunicare due persone che non sono nello stesso luogo, sia tool che facilitano la collaborazione tra colleghi – piattaforme di file sharing, Intranet, sistemi di Document Management.
- La virtual communication definisce la capacità di comunicare efficacemente in ambienti virtuali, gestire la propria identità digitale e adottare comportamenti coerenti a seconda della tecnologia in uso.
Perché e come investire per sviluppare le competenze digitali
Sviluppare e aggiornare le competenze digitali dei propri collaboratori è diventato un passaggio obbligato per ogni azienda che desidera crescere nel mercato, con benefici che si moltiplicano quando si investe in un piano strutturato di skill development – dalla maggiore produttività alla possibilità di utilizzare tecnologie di ultima generazione.
È necessario che un’impresa investa nelle tech skill per poter contare su un team con competenze tecniche in grado di sviluppare soluzioni innovative che offrano esperienze inedite al cliente e rispondano prontamente alle sue esigenze. Allo stesso tempo, al digitale va affiancato il lato umano. È importante che ogni membro del team abbia piena coscienza delle proprie abilità e sia messo nelle condizioni di poter sfruttare pienamente le potenzialità offerte dalla tecnologia per ottimizzare il lavoro quotidiano: sia le attività da svolgere in autonomia, sia quelle che prevedono la collaborazione e il confronto con il proprio team o con altri gruppi di lavoro.
Ottenere questi risultati richiede la diffusione pervasiva di una nuova cultura, la cultura digitale: un vero e proprio processo di change management, che parte dall’introduzione di un nuovo modo di pensare e punta dritto alla digitalizzazione, anche attraverso corsi di formazione e aggiornamento per i dipendenti. Solo così è possibile restare al passo con il mercato e sviluppare al meglio il proprio business.