A poco più di un mese dal devastante WannaCry, il ransomware che in poco tempo ha colpito più di 300 mila computer in tutto il mondo, in queste ultime ore molte aziende stanno facendo i conti con Petya, il nuovo malware che dall'Ucraina si sta rapidamente diffondendo in Europa, India, Russia e USA.
Come WannaCry anche Petya cripta i dati contenuti nei dispositivi infettati e chiede un riscatto in cambio della loro restituzione. Per infettare, questo ransomware sfrutta una falla presente nel protocollo SMB di Windows, cioè la porta che permette a stampanti e computer di comunicare tra loro. Perciò una volta infettato il computer principale di una rete aziendale, verranno infettati tutti i dispositivi ad esso collegati.
Pochi antivirus sono in grado di riconoscerlo ed eliminarlo, per questa ragione ti proponiamo 5 regole da seguire per difenderti al meglio da questo tipo di attacchi informatici.
Infine, è molto importante notare che, sui PC oggetto di attacco, il malware esegue un tentativo di recupero delle credenziali di ogni utente che ha avuto accesso localmente. Al fine di limitare i danni che l’attacco causa, è quindi raccomandato evitare che utenti membri del gruppo “Domain Admins” eseguano logon sui client: per gestire i client ed eseguire le operazioni di supporto più comuni è preferibile utilizzare account di dominio che non siano membri del gruppo “Domain Admins”.
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