Sul mercato sono disponibili tecnologie di diversi vendor che consentono di realizzare infrastrutture hyper-converged (HCI). Microsoft in questo settore propone una soluzione innovativa chiamata Azure Stack HCI, distribuita come servizio di Azure, che consente di ottenere prestazioni elevate, le più recenti funzionalità in ambito sicurezza e un’integrazione nativa con i servizi Azure. In questo articolo viene descritto quanto è necessario investire per ottenere la soluzione Azure Stack HCI e quali aspetti è possibile considerare per strutturare a proprio piacimento il modello di costo.
Il termine CAPEX (contrazione da CAPital EXpenditure, cioè le spese in conto capitale) indica il costo che si impiega per sviluppare o fornire asset durevoli per un prodotto o per un sistema.
La sua controparte, la spesa operativa oppure OPEX (dal termine inglese OPerational EXpenditure) è il costo necessario per gestire un prodotto, una soluzione oppure un sistema. Questi sono detti anche costi di O&M (Operation and Maintenance) ovvero costi operativi e di gestione.
I costi CAPEX richiedono solitamente lo stanziamento di un budget e di un piano di spesa. Anche per questi motivi, le realtà aziendali generalmente preferiscono sostenere costi OPEX, in quanto sono più facili da pianificare e da gestire.
Chiariti questi concetti, vediamo ora il modello di costo di Azure Stack HCI e come poter ottenere un modello totalmente OPEX.
Per poter attivare la soluzione Azure Stack HCI è necessario dotarsi dell’hardware on-premise per eseguire il sistema operativo dedicato della soluzione e per l’esecuzione dei vari workload. Esistono due possibilità:
Anche per l’hardware è possibile fare alcune valutazioni per adottare un modello di costo basato sul noleggio. Infatti, i principali vendor come HPE, Dell e Lenovo, sono in grado di offrire l’hardware necessario in modalità “infrastructure as-a-service”, mediante un modello di pagamento in base all’uso.
Nonostante sia in esecuzione on-premise, Azure Stack HCI prevede una fatturazione basata su subscription Azure, esattamente come per qualsiasi altro servizio nel cloud pubblico di Microsoft.
Azure Stack HCI offre un periodo di prova gratuito che consente di valutare nel dettaglio la soluzione. La durata di questo periodo è pari a 60 giorni e inizia da quando si completa la registrazione dell’ambiente cluster in Azure.
Al termine del periodo di prova, il modello è semplice e prevede un costo di “10 € / core fisico / mese”*. Il costo è quindi dato dal totale dei core fisici presenti nei processori del cluster Azure Stack HCI. Questo modello non prevede un minimo oppure un massimo sul numero di core fisici licenziati e tanto meno dei limiti riguardanti la durata di attivazione.
Nei costi Azure riportati nel paragrafo precedente non sono inclusi i costi del sistema operativo per le macchine guest in esecuzione nell’ambiente Azure Stack HCI. Questo aspetto è comune anche ad altre piattaforme HCI, come Nutanix e VMware vSAN. Per licenziare le macchine guest Windows Server in Azure Stack HCI esistono due opzioni:
*Costi stimati per la region West Europe e soggetti a modifiche. Per maggiori dettagli sui costi di Azure Stack HCI potete consultare la pagina ufficiale Microsoft.
Il risultato che si intende perseguire con l’infrastruttura Azure Stack HCI è quello di poter eseguire in ambiente on-premise non solo macchine virtuali, ma gli stessi workload del cloud pubblico Microsoft. Per raggiungerlo Microsoft sta portando i workload di Azure più popolari in Azure Stack HCI e per ciascuno di questi valgono le seguenti considerazioni sui costi:
**Per maggiori dettagli sui costi di Azure Arc è possibile consultare questa pagina.
Azure Stack HCI, essendo a tutti gli effetti una soluzione Azure, è coperta dal supporto Azure con le seguenti caratteristiche:
Azure Stack HCI consente di portare l’innovazione del cloud all’interno del proprio datacenter e al tempo stesso di creare un ponte di collegamento verso Azure. Nell’era dei datacenter ibridi, una soluzione come Azure Stack HCI, consente di strutturare a proprio piacimento il modello di costo e di avere la massima flessibilità. Sul mercato ci sono diversi vendor che offrono soluzioni per realizzare infrastrutture hyper-converged (HCI) ibride, ed Azure Stack HCI può risultare molto competitivo, non solo dal punto di vista delle funzionalità, ma anche dal punto di vista dei costi.
Francesco Molfese
Microsoft MVP Cloud and Datacenter Management, in 4wardPRO ricopre il ruolo di Director della Business Unit “Cloud Infrastructure”, dove è il responsabile della presenza tecnica dell’azienda nel mercato Cloud Infrastructure. Francesco è inoltre Microsoft Certified Trainer (MCT).