Nel precedente articolo abbiamo scoperto, grazie all’integrazione di Microsoft alle API di Google, quanto sia semplice eseguire una migrazione dei contenuti da Google Workspace a Microsoft 365 mantenendo un’alta collaborazione tra i due ambienti di lavoro nella fase di transizione.
In questo articolo, invece, parleremo di quali potrebbero essere i percorsi migliori da intraprendere quando si affronta un progetto che ha lo scopo di cambiare così radicalmente il metodo e gli strumenti di lavoro degli utenti.
Prima di tutto, è necessario analizzare i dati nella sorgente (Google Workspace) per raccogliere tutte le modalità di utilizzo che se ne fa, poi è necessario valutare il numero di utenti in relazione al supporto IT interno. Questi due fattori sono essenziali per scegliere una delle due macrocategorie di migrazione, che sono CutOver e Staged.
In cosa consistono questi due approcci? In cosa si differenziano?
Una migrazione di tipo CutOver indica una copia dei dati che si ripete più volte per tenerli allineati all’ambiente di produzione fino al giorno di “CutOver”, appunto, dove tutti gli utenti, in un unico momento, smetteranno di utilizzare il vecchio sistema e inizieranno ad utilizzare il nuovo.
I vantaggi di questo metodo di migrazione:
I contro del CutOver:
Una migrazione di tipo Staged è, tra le due, la più lunga e la più complessa, sia in termini di preparazione che in termini di rilascio.
Lo scopo di questo approccio è quello di spostare gli utenti sulla nuova soluzione per piccoli gruppi, permettendo un passaggio più graduale e controllato e consentendo il passaggio dei workload a step, se pertinente al solo gruppo migrato.
I vantaggi dell’approccio Staged:
I contro dello Staged:
Ora che abbiamo una panoramica dei due metodi di migrazione, è necessaria una valutazione cucita sull’organizzazione, sul prodotto che viene utilizzato per eseguire lo spostamento dei dati e ovviamente seguendo come linea guida i pro e i contro dei due approcci.
Come già espresso, Microsoft si integra egregiamente con Google: quindi, entrambe le soluzioni sono pienamente praticabili, ma quindi quale scegliere?
La migrazione a CutOver è preferibile quando è importante mantenere costi più contenuti e ridurre i tempi della migrazione e le risorse allocate.
In quali scenari è consigliabile?
Se teniamo in considerazione il 20% teorico di utenti con difficoltà, per poter permettere un passaggio che non abbia conseguenze disastrose, sarà necessario avere un supporto dedicato che riesca a ricoprire il fabbisogno di questi utenti in un tempo ragionevole.
Se, ad esempio, la nostra azienda è composta da 100 utenti, il giorno successivo al CutOver potrebbero esserci 20 utenti fermi che hanno bisogno di assistenza. Mediamente, un tecnico avrà bisogno di un’ora ad utente per risolvere (o comunque gestire) il problema -il tempo varia molto anche a seconda della preparazione del supporto tecnico in campo. Questo significa che un tecnico riesce a supportare 8 utenti al giorno; quindi, per 100 utenti si dovrebbe disporre di almeno 2 o 3 tecnici che diano supporto nei giorni subito successivi al CutOver.
Quando invece è consigliata una Staged?
Nel caso in cui l’azienda sia fortemente distribuita sul territorio e non abbia soluzioni che ne permettano una comunicazione efficace in termini di supporto e che quindi richieda lo spostamento fisico dei tecnici per andare nelle sedi, lo Staged è preferibile perché, altrimenti, si rischia di avere dei Branch completamente fermi in attesa di un tecnico che passi da loro.
è importante tenere in considerazione anche i fusi orario diversi tra le varie sede, per una programmazione delle migrazioni ottimale.
Se l’ambiente sorgente, oltre agli utenti e alle risorse di base (come cassette postali, gruppi, file, etc.) ha molte applicazioni proprietarie ed integrate, anche in questo caso il CutOver non è consigliato se non si ha una TaskForce che riesca a convertire gli applicativi in un fine settimana.
Raccogliendo le informazioni di cui sopra, è suggerita la metodologia Staged quando è presente:
Una volta individuato il metodo adeguato, ci si potrà concentrare sul prioritizzare le fasi di progetto. Ecco un esempio:
Ogni fase è importante e deve essere organizzata in ogni dettaglio. Gli esperti 4wardPRO possono esserti di supporto per realizzare un progetto di migrazione di successo.