Oggi, per un’azienda europea o americana, non è pensabile rimanere indifferente al tema della sostenibilità ambientale.
Non è solo una questione di responsabilità, reputazione o coscienza “green”; la tematica, infatti, coinvolge non solo le misure sempre più stringenti dell’Unione Europea e gli obiettivi dell’Onu, ma anche (e soprattutto) i 400 fondi ed Exchange Traded Fund (ETF), che sostengono la transizione ecologica e la decarbonizzazione; da non dimenticare, inoltre, gli appositi indici costituiti dalle società di rating.
La conseguenza è che i regolamenti governativi, la Borsa e il Mercato premiano le imprese impegnate sul fronte della sostenibilità ambientale, dell’impatto sociale e dell’etica gestionale (ESG), e penalizzano le altre.
Il problema, per le imprese, è capire cosa fare per intraprendere un percorso di sostenibilità e come farlo.
Le sfide in gioco
Gli obiettivi stabiliti con gli accordi di Parigi e rinnovati e aggiornati nell’ambito di COP27, prevedono che la gran parte delle aziende debbano ridurre le loro emissioni di CO2 del 90% entro il 2050. La tabella di marcia verso questo risultato mostra un netto ritardo. I regolamenti attualmente in discussione al Parlamento Europeo, una volta approvati, costringeranno circa 50.000 aziende europee (4 volte quelle attuali) a condividere pubblicamente i risultati delle loro azioni in ambito di riduzione della CO2. Negli USA la Sec ha fatto sapere che è in via di approvazione un regolamento secondo il quale le aziende quotate, entro il 2024, dovranno essere in grado di condividere la loro Analisi di Rischio Ambientale.
L’ostacolo più grosso, per le PMI italiane, è la mancanza di cultura e di consapevolezza dell’importanza dei temi legati alla sostenibilità. In un tessuto economico come quello italiano, composto prevalentemente da PMI, si tratta di un fattore molto critico.
Non è solo una questione di regolamenti e compliance, ma anche un’opportunità di business, che le imprese rischiano di non cogliere: il 73% (fonte Gartner) degli investitori vede l’attenzione e il focus su operazioni di green economy come a un fattore di attrazione per l’investimento. Una stima a livello europeo indica in circa 5 miliardi di euro l’ammontare degli investimenti nel mercato della sostenibilità entro il 2025.
Un’ulteriore difficoltà è, infine, rappresentata dal fatto che oggi le aziende tracciano il loro impatto a livello individuale, senza condividere le informazioni tra un’organizzazione e l’altra, affidandosi, perlopiù, a processi di monitoraggio e analisi manuali (il tradizionale foglio Excel).
Il percorso verso la sostenibilità
Uno dei passaggi fondamentali verso la riduzione dell’impatto ambientale è rappresentato dallo spostamento dei processi aziendali dall’on-prem al cloud Azure, che porta a un vantaggio sensibile in termini di riduzione del “carbon footprint”, calcolata tra il 72% e il 98%, conseguenza principalmente dell'impegno di Microsoft nel progettare, costruire e manutenere i propri data center. Microsoft ha infatti intrapreso varie azioni, in particolare per ridurre la quantità di energia destinata al raffreddamento dei rack, ma anche per abbassare il consumo di acqua di raffreddamento, e per alimentare tutti i data center con energia rinnovabile al 100% entro il 2025. Sempre entro il 2025, l’emissione di CO2 dei data center Microsoft sarà ridotta del 98%.
Viene in aiuto anche l'adozione di strumenti quali Microsoft Cloud for Sustainability Manager, soluzione SaaS (Software-as-a-Service) che consente di registrare, documentare e ridurre l’impatto ambientale dell’azienda grazie a connessioni e raccolta automatizzate di dati e a informazioni dettagliate. Essa aiuta le aziende ad implementare la cosiddetta strategia delle tre R:
- Record
- Report
- Reduce
ovvero "Registra, Riporta e Riduci". Detto in altro modo, per implementare una corretta strategia di sostenibilità bisogna cominciare registrando i dati (Record) e analizzandoli, dopodiché bisogna poter tenere traccia e misurare i risultati raggiunti (Report), e infine, in base ai risultati dell’analisi e delle misure, prendere le iniziative che porteranno a una riduzione delle emissioni (Reduce)
Le iniziative di Microsoft volte ad accompagnare le imprese nel loro percorso verso obiettivi ESG, in primo luogo quelli legati alla riduzione dell’impronta ambientale, coniugano le soluzioni tecnologicamente all’avanguardia e ambientalmente sostenibili adottate per i propri data center, con la piattaforma Microsoft Cloud for Sustainability, offrendo alle aziende gli strumenti per far crescere il loro business in maniera sostenibile e dando loro visibilità sulle emissioni, in modo da raggiungere la conformità agli attuali e futuri regolamenti e standard.