Il change management a supporto dell’industria data driven
Il change management a supporto dell’industria data driven

Il change management a supporto dell’industria data driven

Autore: Impresoft 4ward

Il modello di gestione data driven sta impattando tutti i settori, inclusa l’industria manifatturiera che attraversa un periodo di effervescenza sulla spinta dell’Internet of Things e dell’automazione intelligente. Per cogliere appieno i vantaggi del nuovo paradigma è necessario però implementare una corretta strategia di change management per concretizzare il potenziale offerto da Big Data e analytics.

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Cos’è l’impresa data driven e come si costruisce

Ma cosa si intende per “impresa guidata dai dati”? Sostanzialmente si tratta di un’organizzazione in grado di trasformare i processi, innovare il business e prendere rapidamente decisioni sfruttando il mare magnum informativo messo a disposizione dalle tecnologie digitali. Il proliferare dei Big Data (ovvero di enormi volumi di informazioni multiformato generati dai sistemi IT aziendali, dalle piattaforme web e social, dalle applicazioni mobile e dalle infrastrutture IoT) sta mettendo nelle mani delle imprese un patrimonio di conoscenza di inestimabile valore.

La criticità è estrarre dalla massa indistinta di dati evidenze e intuizioni utili al miglioramento delle attività aziendali. I progressi nel campo delle tecnologie analitiche e dell’intelligenza artificiale offrono la chiave di volta per uscire dall’impasse, ma il vero salto verso la filosofia data driven si compie soltanto attraverso un cambio di mentalità a tutti i livelli dell’organigramma.

 

La capacità di interpretare i dati è fondamentale

Se il primo punto per attuare l’approccio data driven è l’accessibilità ai dati e alle tecnologie, altrettanto fondamentale si rivela la capacità di interpretare le informazioni e agire di conseguenza. Essenziali diventano anche l’apertura all’innovazione e lo sforzo per uscire dalla propria comfort zone, esplorando nuove modalità operative.

Ad esempio, all’interno delle moderne Smart Factory, le attività manutentive vengono eseguite in logica predittiva, basandosi sull’evidenza dei dati. Aggregando le informazioni di stato ed esercizio provenienti dalle macchine e raccolte tramite sensori intelligenti, è possibile intercettare eventuali anomalie, intervenendo prima che si verifichino guasti. Il lavoro dei tecnici cambia radicalmente: se prima si agiva in modalità reattiva o preventiva, oggi il manutentore deve essere in grado di prendere decisioni in base ai parametri e alle condizioni rilevate. Aumenta il grado di responsabilizzazione e si richiede una certa capacità di analisi e problem solving.

 

Abbracciare i nuovi modelli data driven

Abituarsi alle nuove regole della data driven enterprise non è immediato, ma anzi è indispensabile supportare gli utenti aziendali nel percorso di trasformazione. L’impatto sulle procedure è altissimo e le persone vanno adeguatamente formate, nonché incoraggiate a utilizzare le nuove tecnologie.

Il ricorso a consulenti esperti in materia di trasformazione digitale e Industry 4.0 offrono un supporto fondamentale, non soltanto suggerendo best practice e roadmap tecnologiche, ma anche elaborando strategie efficaci di change management.

Come? Innanzitutto, aiutando l’azienda nella razionalizzazione dei processi core e nell’implementazione di un sistema efficiente di Information Governance. Solo ottimizzando a monte la gestione dei dati (archiviazione, trasmissione, selezione e così via), le tecnologie analitiche potranno restituire risultati pertinenti e funzionali.

Il lavoro sulle risorse umane diventa imprescindibile: uno specialista di change management saprà sviluppare percorsi formativi ad hoc per consentire, anche alle persone meno avvezze alle tecnologie digitali, di sfruttare al meglio i nuovi strumenti. Il consulente potrà anche suggerire le soluzioni di data analysis e visualization intuitive, che permettono di capire rapidamente un fenomeno attraverso la rappresentazione grafica dei dati e degli insights.

 

Formare, coinvolgere e inserire le risorse umane

Anche l’inserimento delle nuove figure professionali necessarie all’industria data driven (ad esempio, il data scientist che funge da raccordo tra tecnologie IT, dati grezzi e informazioni utili al business) può essere agevolato dalla presenza di un consulente. Lo specialista saprà indicare le professionalità richieste, quindi aiutare nel reperimento sul mercato e nella selezione.

Stimolare il commitment dei vertici aziendali e l’engagement dei dipendenti sui progetti di Smart Manufacturing, come prerequisiti indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi, è un altro punto tipico delle strategie di change management che possono essere implementate con il supporto di uno specialista esterno.

Insomma, nell’industria data driven, caratterizzata dalla democratizzazione degli analytics, dalla condivisione della conoscenza e dalla capacità individuale e collettiva di interpretare i dati, urge un preciso piano di change management. Il supporto di un consulente esterno, con un forte know-how sui temi della Smart Manufacturing e gestione del cambiamento, può fare la differenza nell’accelerazione e massimizzazione dei ritorni.

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