Il modello di Continuous Delivery abilita un approccio moderno nell'esecuzione contemporanea delle fasi di sviluppo, rilascio, feedback e gestione della qualità. Rispetto a metodologie di sviluppo classiche, come il metodo waterfall, l'adozione della Continuous Delivery rende possibile la rimozione di tutti quei colli di bottiglia che si presentavano in passato. Vi è, di fatto, un netto cambio di passo in quanto nella metodologia di sviluppo lineare è necessario attendere il completamento di una fase per proseguire in quella successiva.
Fin dal principio, è requisito indispensabile un netto cambio di passo nella cultura aziendale. Ciò si tramuta in un processo di continuo dialogo tra i membri del team e attuando, in contemporanea, roadmap di sviluppo ben stabilite, anche attraverso un meccanismo di gestione delle richieste basato su diversi livelli di priorità. Non solo, ogni singolo membro del team deve porre come proprio obiettivo principale il rispetto delle scadenze di rilascio, oltre all'adozione di soluzioni che mettano a disposizione strumenti utili e necessari per automatizzare le singole release, come le Azure Pipelines. Infatti, se ben eseguita, la Continuous Delivery mette in condizione le aziende di rispondere più rapidamente ai cambiamenti del mercato.
Pertanto, è importante analizzare quali siano i vantaggi derivanti dall’introduzione della Continuous Delivery nello sviluppo software, sia per l'IT che a livello di business.
Continuous Delivery per rilasciare software con minori bug
Essere capaci di individuare i difetti del software e intervenire prontamente per correggerli sono i punti cardine della Continuous Delivery. In quest’ottica, al posto dei tradizionali batch work, il team di sviluppo rilascia piccole modifiche, procedendo per cicli di sviluppo incrementali.
Con l’automazione dei test, abbinata alla maggior frequenza di rilascio di porzioni di codice, si limita la presenza di bug, accelerando anche i tempi di un eventuale rollback del software. A ciò si abbina anche un sistema di controllo di versione rigoroso, cosicché ogni singolo membro del team abbia una visione complessiva delle modifiche apportate e di potenziali problematiche corrette o ancora esistenti.
Migliorare la gestione dei processi
La Continuous Delivery è un processo che non riguarda solamente la tecnologia, bensì introduce anche aspetti di responsabilità e condivisione distribuiti in modo più ampio, con l’obiettivo finale di eliminare ogni tipologia di stress prima di ogni finestra di rilascio. Con questo nuovo approccio, l'intero team rilascia modifiche più piccole e con maggior frequenza, adottando un ritmo regolare che si traduce nel medio e lungo termine in una maggior produttività. Secondo AWS, ad esempio, vi è una riduzione fino al 90% delle tempistiche dal check-in alla produzione.
Rispondere più rapidamente alle mutazioni del mercato
Al tempo stesso, in un mercato in costante evoluzione, il rilascio continuo di nuove funzionalità permette di ricevere feedback più frequenti, ma anche di rispondere più rapidamente ai mutamenti delle esigenze degli utenti.
I clienti sono, d’altra parte, tra i principali attori che hanno la possibilità sia di suggerire nuove funzionalità, sia di decretare il fallimento dell'intero progetto. Riuscire a intercettare le loro opinioni e rispondere alle nuove richieste del mercato è un aspetto che spesso viene sottovalutato. In un mondo globalizzato ciò non deve essere perso minimamente di vista.
Velocità e novità, seppur nello sviluppo software siano state a lungo antitetiche, sono due parole chiave che la Continuous Delivery riesce a unire fra di loro, rendendo possibile un'accelerazione del time to market con il fine ultimo di superare la concorrenza, aumentando di pari passo il proprio livello di business.
Un processo snello e indispensabile per IT e business
Di fatto, la Continuous Delivery è, a tutti gli effetti, un processo snello per fornire al team il percorso più breve tra lo sviluppo e la messa in produzione. Tramite l'automazione, le tempistiche di distribuzione del software, di mitigazione e di rimedio dei rischi sono ridotte al minimo, eliminando anche momenti di inattività. Tutto ciò si riflette sul business, con una maggior capacità dell'organizzazione di rispondere ai cambiamenti del mercato.
Per rendere realtà la Continuous Delivery è necessario, al contempo, consentire alla tecnologia di facilitare questo processo, attivando tutti gli strumenti possibili per la condivisione delle informazioni tra i team. Solamente attraverso un costante impegno e una coordinazione globale si potranno riscontrare benefici tangibili nell’IT che nel business.