Cloud a servizio dell'Healthcare: l'Hybrid Storage per la diagnostica per immagini
Cloud a servizio dell'Healthcare: l'Hybrid Storage per la diagnostica per immagini

Cloud a servizio dell'Healthcare: l'Hybrid Storage per la diagnostica per immagini

Autore: Impresoft 4ward

Tutti i processi dell’Healthcare sono basati su dati e informazioni relativi ai pazienti: da quelli anagrafici agli esami clinici e diagnostici, fino alle cure prescritte.

Questa mole di informazioni deve essere digitalizzata, conservata e gestita in archivi digitali sicuri, facilmente accessibili in qualsiasi momento e con velocità. Si pensi alla Cartella clinica elettronica degli ospedali o al Fascicolo sanitario elettronico regionale, che fornisce l’accesso all’intera storia della salute di una persona.

Cloud a servizio dell'Healthcare l'Hybrid Storage per la diagnostica per immagini

Nella scelta di una soluzione di storage per l’archiviazione, l’approccio classico considera un investimento basato sul calcolo delle capacità di archiviazione di cui si necessita il quel momento, più una quantità di spazio aggiuntiva basata sulla crescita aziendale prevista. Mediamente bisogna considerate una crescita dei dati vicina al 40% anno su anno, che i sistemi di archiviazione devono “rincorrere”. Per i manager IT, significa dover prevedere ad ogni aggiornamento dell’hardware un acquisto pari almeno al 150% dello spazio occupato in quel momento.

 

Hybrid Storage: non tuti i dati sono uguali

All’interno delle differenti tecnologie di archiviazione, ce n’è una che risolve questo problema e che, inoltre, si presta particolarmente a soddisfare le esigenze di tutti i settori in cui, accanto a dati che richiedono un accesso rapido e frequente, ve ne sono altri storici che devono comunque essere conservati in sicurezza (è il caso, per esempio, della diagnostica per immagini nell’Healthcare).

Si tratta dell’Hybrid Storage, una tecnologia basata su un mix di drive allo stato solido e unità a disco rigido che utilizza la memoria flash come un’ampia area di cache per spostare automaticamente tutti i dati più attivi. L’Hybrid Storage consente di limitare l’investimento in hardware del 20-25% circa del reale volume di dati da allocare e, parallelamente, risponde all’esigenza prestazionale differenziando e trattando in maniera differente i dati “caldi”, che necessitano appunto di accesso frequente, e quelli “freddi” di archivio, che vengono consultati meno di frequente e immagazzinati in modo diverso.

 

Il servizio Hybrid Storage gestito in Cloud

Oggi sul mercato esiste la possibilità di sfruttare l’Hybrid Storage come servizio gestito in Cloud, ottenendo potenzialmente dei vantaggi supplementari. Prima di tutto le capacità di memorizzazione (quella flash di accesso rapido, ma anche quella degli hard drive) sono tarate sulle effettive esigenze del momento e non si deve investire in sistemi che possono risultare sovradimensionati (si stima che lo storage on-premise, cioè installato localmente presso l’azienda, abbia un costo quattro volte superiore rispetto al Cloud). In particolare, la soluzione Hybrid Storage di 4ward (basata su Azure StorSimple Virtual Appliance) funziona classificando i dati in caldi e quelli freddi in base alla frequenza di accesso e spostando i secondi verso il Cloud dopo averli compressi, riducendo così lo spazio occupato sulla “nuvola”.

L’Hybrid Storage in Cloud offre un’infrastruttura che sarà immediatamente adeguata, con scalabilità dinamica, al crescere o al cambiare delle esigenze, offrendo virtualmente capacità illimitate che, in modalità di servizio, vengono pagate secondo la logica “pay per use”. Inoltre, rispetto all’installazione locale dei sistemi, con il servizio gestito si evita l’oneroso compito dell’aggiornamento tecnologico e si ha la garanzia del disaster recovery e del backup integrati, evitando anche in questo caso ulteriori investimenti in hardware per la sicurezza.

 

I vantaggi dell’Hybrid Storage in Cloud

Riassumendo, affidarsi all’Hybrid Storage in Cloud porta con sé tutti questi vantaggi:

 

  • investimenti in hardware 6 volte inferiori (25% circa del reale volume di dati da allocare rispetto al classico 150%);
  • capacità illimitata di storage, che cresce al crescere delle necessità aziendali e con pagamento in base all’effettivo utilizzo;
  • riduzione dei costi grazie allo spostamento dei dati “freddi”, cui è richiesto un accesso meno frequente, verso il Cloud (meno costoso);
  • disaster recovery e backup integrati e testati periodicamente per verificarne il corretto funzionamento;
  • servizi gestiti come monitoraggio delle repliche, test di restore, test di disaster.

 

Il caso dell’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII

L’azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII di Bergamo rappresenta un ottimo esempio di utilizzo dell’Hybrid storage in Cloud per la gestione della diagnostica per immagini. L’esigenza era quella di trovare un sistema di archiviazione digitale adeguato a mantenere i documenti, in genere costituiti da materiale di archivio refertato che, nella maggior parte dei casi, non viene più consultato.

Spostando i documenti di diagnostica per immagini sul Cloud, si sono evitati ulteriori investimenti in hardware e costi di esercizio, pur beneficiando di una protezione avanzata dei dati grazie al backup e a al disaster recovery inclusi nei servizi gestiti.

 

Impresoft 4ward